Lista temi per un convegno sullo scudo

Dopo la precedente anteprima destinata a Guida ai controlli fiscali, sui nodi di teoria della tassazione sollevati dallo scudo fiscale, abbiamo ripreso e sviluppato l'argomento per DIaloghi, ecco qua. Ma ora facciamo un elenco di questioni per un convegno sullo scudo, visto che tanto qualcuno se ne farà..ecco alcuni argomenti, che aggiorneremo in progress...

1) Scudo e condono. Qui rinviamo alla discussione dal titolo "Quanto scuda davvero lo scudo? Vedi questo file allegato, in cui dopo la spiegazione "condonistica" dello studio  da parte della prof Cecilia Guerra, ci sono alcune considerazioni dei lettori della voce.info , che dimostrano la difficoltà, senza ulteriori spiegazioni dei comportamenti, di fare progressi sulla teoria della tassazione perseguendo le solite spiegazioni moralistiche.

2) Coincidenza di generalità tra conto estero di provenienza e chi presenta la dichiarazione riservata. Può accadere che i fondi, all'estero, siano a nome di parenti o altre persone di fiducia, oppure a società "offshore" con azioni al portatore, che in occasione dello "scudo", li bonificano sul conto italiano del titolare effettivo, che presenta la dichiarazione riservata (insomma il bonifico non arriva dal conto estero di Tizio, ma di una società). Non mi pare che faccia parte dei compiti della banca verificare la coincidenza tra titolare del conto estero da cui giunge il bonifico, e  soggetto che presenta la dichiarazione riservata. Nè mi pare che un domani, in sede di eventuali controlli fiscali, si potrebbe negare l'effetto "sanante" dello scudo a chi non dimostra l'intestazione personale del conto estero. Se però la risposta è questa, nel caso in esame ragionevole, si aprono interrogativi sulla possibilità di controllare altri requisiti per l'accesso allo scudo, come l'esistenza delle disponibilità estere a fine 2008. La prova che i conti esteri siano intestati allo stesso contribuente che "scuda" non mi sembra richiesta dalla legge, neppure in sede di successivo controllo. Forse però si dovrebbe dimostrare, in futuro, che il conto di provenienza prima di tutto esistesse a fine 2008, e secondo ragionevoli presunzioni fosse riconducibile all'interessato, o quantomeno non fosse a lui del tutto estraneo. Altrimenti si arriverebbe agli estremi di operazioni circolari in cui soggetti esteri del tutto estranei al contribuente effettuano bonifici sul suo conto solo per dargli modo di effettuare la dichiarazione riservata, e poi ricever indietro i soldi. Quindi la risposta potrebbe essere che non è necessaria la coincidenza nominativa nell'intestazione del conto, ma il fisco può chiedere domani un riscontro di riferibilità, almeno presuntiva,  del conto stesso a chi ha scudato.

3) Disponibilità fatte rientrare prima dello scudo, e non più esistenti all'estero al 31 dicembre 2008 (vedi articolo su dialoghi 5-2008)

4) Trasporto materiale di contanti in banca italiana: chi ci dice che venissero dall'estero.

5) scudo e accertamento sintetico (se i soldi sono stati riportati in Italia come fanno a sostenere i consumi messi a base del sintetico?)

6) studio e segnalazioni antiriciclaggio, vedi questa intervista di lupi a "la stampa" 

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